NOME: ZELKOVA GIAPPONESE

NOME SCIENTIFICO: ZELKOVA SERRATA

La Zelkova Serrata (o Keyaki) viene coltivata come pianta ornamentale e viene usata spesso nei bonsai.

PROVENIENZA

È originaria del Giappone, della Corea, della Cina dell’est e di Taiwan ed è stata introdotta in Europa nel 1830.

CARATTERISTICHE

> Portamento e dimensioni: può raggiungere i 25 m di altezza; albero a forma svasata, con l'età si apre di più. La chioma è molto espansa.

> Corteccia: grigia, liscia, che invecchiando si sfalda a chiazze arancione.

> Foglie: semplici e alternate, dentate. In estate sono di colore verde scuro, in autunno virano dal giallo all’arancio al rosso.

> Fiori e frutti: piccoli, poco visibili.

> Particolarità: alta resistenza all'inquinamento atmosferico.

CURIOSITA'

COREA

In Corea la Zelkova Serrata è stata considerata un simbolo di protezione dei villaggi sin dall’antichità. Questi alberi si trovano spesso nelle piazze, presso dei templi o accanto a piccoli padiglioni dove si possono svolgere rituali e cerimonie tradizionali che prevedono preghiere e offerte all’albero. Al palazzo Hwaseong Haenggung a Suwon, sul bordo del cortile d’ingresso, si può vedere una Zelkova che ha più di 600 anni ed è molto sacra.

Si credeva che esistesse un Dio dell'albero, che avrebbe punito chiunque avesse rotto una delle sue foglie o dei suoi rami. Inoltre, secondo una leggenda, se si esprime un desiderio all’albero esso si avvererà.

Nel 2013, il Korea Forest Research Institute ha annunciato un progetto per clonare gli alberi di zelkova, pini e ginkgo identificati come monumenti naturali, in modo da non perdere il loro lignaggio in caso di disastri o di morte a causa dell'età.

A Seogwipo, sull’isola di Jeju, c’è un albero di Zelkova noto per esistere dal XIII secolo. L’albero è considerato sacro dagli abitanti del villaggio, insieme alla vicina foresta di bagolaro.

GIAPPONE

In Giappone il legno Keyaki è usato spesso per realizzare mobili, come i tansu, armadietti tradizionali usati comunemente per riporre i kimono.

I tansu comparvero per la prima volta nell’era Genroku (1688-1704) del periodo Edo ed è probabile che all’inizio fossero di bambù. Man mano che si diffusero nella vita quotidiana giapponese, gli artigiani del tansu (tansuya) iniziarono a combinare legni duri e teneri per la loro realizzazione. I più usati erano la Zelkova serrata, il castagno giapponese, il pino, il cedro, la Paulownia tomentosa e il cipresso.

Kuruma-Dansu (Cassettone)

Tardo XIX - inizio XX secolo

Brooklyn Museum - New York

Il keyaki è considerato il legno ideale per la creazione di tamburi taiko. La loro origine risale a circa 3000 anni fa, quando venivano utilizzati per feste e cerimonie religiose. Quelli maggiormente impiegati nelle tradizioni giapponesi sono i tamburi cilindrici e i tamburi a barile. Nelle cerimonie religiose tradizionali il taiko funge da intermediario tra uomini e dei: si ritiene che la sua voce potente sia in grado di oltrepassare le nuvole e raggiungere le divinità.

In Giappone la Zelkova è un simbolo di numerose città e prefetture, come la Prefettura di Miyagi e la sua capitale Sendai, nota anche come “Città degli alberi”.
Le vie principali di Sendai sono disseminate di alberi e al centro si trova il viale Jozenji-dori: lungo 700 metri, è fiancheggiato da alberi di Zelkova ed è diventato un simbolo della città. Il viale è anche un piccolo museo all’aperto grazie alla presenza delle sculture di Emilio Greco e di altri artisti.

La Zelkova Serrata ha una lunga storia di coltivazione in vaso.

Si tratta sicuramente della specie impiegata a bonsai più resistente ed adattabile ad ogni tipo di clima.

Può essere inoltre lavorata in tutti gli stili.

NELL'ARTE

La riva di un lago in Giappone con alberi, possibilmente alberi keyaki (Zelkova serrata)

XVIII secolo

Wellcome Collection, Londra

Il dipinto si trova in un album di acquerelli giapponesi di piante e paesaggi del XVIII secolo.