NOME: IBISCO

NOME SCIENTIFICO: HIBISCUS

Hibiscus è il nome comune e generico di un gruppo di circa 250 specie di arbusti, alberi e piante erbacee della famiglia delle Malvaceae.Riconoscibile per i suoi grandi fiori colorati, l’ibisco oggi è utilizzato soprattutto come pianta ornamentale, nei giardini e come arredo urbano.

PROVENIENZA

Si tratta di piante conosciute fin dall'antichità: venivano coltivate in Egitto e nel sud-est asiatico per uso ornamentale, per i loro frutti commestibili e per le proprietà medicinali di alcune specie. Importate in Europa nel XII secolo dai Mori di Spagna, alcune specie furono poi introdotte in America nel XVII secolo.
 

CARATTERISTICHE

> Portamento e dimensioni: puòraggiungere i 5-6 m di altezza ed unportamento eretto, ben ramificato; ha uno sviluppo abbastanza vigoroso.

> Corteccia: grigia e liscia; tende a diventare rugosa e molto segnata con il passare degli anni.

> Foglie: alterne e semplici; la forma varia da specie a specie. Possono essere lisce o ricoperte da una leggera peluria.

> Fiori: grandi, spesso a forma di campana, con 5 o più petali. Possono essere singoli oppure in grappoli. Sono monocromatici o bicolori ed esistono in tanti colori diversi. Possono comparire da marzo a ottobre.

> Frutti e semi: capsule a forma ovale, contengono diversi semi.

> Particolarità: i fiori forniscono il nettare ai grandi impollinatori e sono una fonte di cibo per molti insetti; ha quindi un’importante funzione per l’ecosistema.

CURIOSITA'

Nelle Filippine, il gumamela (nome locale dell'ibisco) è usato dai bambini per fare le bolle.
I fiori e le foglie vengono schiacciati fino a quando non escono i succhi appiccicosi. Degli steli cavi di papaia vengono poi immersi in questi succhi e usati come cannucce per soffiare le bolle. I fiori rossi di Hibiscus, essiccati e poi infusi, sono usati per salse e marmellate o per la preparazione di una bevanda dolce che prende nomi diversi in base all’area geografica come ad esempio "bissap" in Africa Occidentale o "agua de jamaica" in Messico.

L’utilizzo della pianta di ibisco come pianta medicinale risale a diversi millenni fa: ne troviamo traccia nell’antico Egitto e nell’antica Cina. La presenza di alcune piante nelle pratiche di guarigione indigene suggerisce che alcune specie potrebbero essere state introdotte attraverso il commercio.

Nella mitologia indù l'ibisco è associato alla dea Kali, manifestazione dell’energia primordiale, forza creatrice e distruttiva.
L'ibisco rosso rappresenta la lingua della dea, simbolo della sete di sangue che la possiede. Siccome rappresenta una forma di energia, questo simbolo diventa affermazione della vita in quanto il sangue è legato alle forze vitali che pulsano in tutti noi.
I fiori di ibisco rossi, presentati come offerte a Kali, rappresentano la sua coscienza divina.

La corteccia dell'ibisco contiene fibre molto forti, che si ottengono lasciando riposare in mare la corteccia in modo da far marcire la materia organica. In Polinesia queste fibre (fau, pūrau) vengono utilizzate per realizzare gonne d’erba.

Irma Stern

Ragazza malese con ibisco

1944, olio su tela
 

Alle Hawaii e a Tahiti il fiore di ibisco è tradizionalmente portato dalle donne dietro l’orecchio. L’orecchio utilizzato indica la disponibilità di chi lo indossa per il matrimonio.

L’ibisco è il fiore nazionale della Corea del Sud, dove è chiamato Mugunghwa, che significa “eterno fiore che non appassisce mai”.
Sin dai tempi antichi la Corea è stata conosciuta come la Terra dell'ibisco, poiché questi fiori adornavano tutti gli angoli del paese. Anche gli antichi cinesi chiamavano la Corea “terra dei saggi dove fiorisce il mugunghwa”.
Nell’antichità l’ibisco veniva chiamato “fiore dal paradiso” e il dio-re Dangun (il leggendario fondatore del primo regno coreano) era spesso raffigurato con accanto questo fiore, simbolo della sua natura celeste.
Durante il periodo della colonizzazione giapponese (1910-1945) i coreani, per protestare contro la sottomissione, piantarono centinaia di questi fiori per indicare la volontà di indipendenza.
Riacquisita l’indipendenza, venne adottato come fiore nazionale e, dal 1963, è raffigurato sullo stemma nazionale.
Nella Corea moderna l’ibisco simboleggia la longevità e la resistenza del popolo coreano, che ha dovuto affrontare il dominio coloniale giapponese e le tragedie della divisione del paese e della guerra fratricida di Corea.

L’ibisco è anche il fiore nazionale della Malesia e delle isole Hawaii.

NELL'ARTE

Katsushika Hokusai

Ibisco e Passero

1830 circa

Paul Gauguin

Natura morta con mango e ibisco

1887, olio su tela