NOME: GINKGO BILOBA

NOME SCIENTIFICO: Pterophyllus salisburiensis

Il Ginkgo Biloba è una pianta originaria della Cina, diffusa ormai in tutte le aree dal clima temperato del pianeta. Viene impiegata come pianta ornamentale nei parchi e nei viali cittadini. Proprio a tale scopo è stato introdotto in Europa a metà del XVIII secolo. Raggiunge fino ai 40m d’altezza ed in autunno la sua chioma si tinge del suo caratteristico colore giallo dorato. Particolare è la forma a ventaglio delle sue foglie, divise in due metà da un solco profondo.

CARATTERISTICHE

> Portamento e dimensioni: alto fino a 40 m, a portamento slanciato e chioma conica negli esemplari maschili, mentre è più espansa in quelli femminili; fusto a dritto, densamente ramoso.

> Corteccia: è di color grigio chiaro o brunastro, liscia negli esemplari giovani, e con screpolatura longitudinale negli esemplari più vecchi.

> Foglie: sono allungate con superficie color verde chiaro, con base a cuneo, con nervatura parallela e con margine intero e con apice irregolarmente dentellato o diviso a metà da una profonda incisione che la divide in due lobi. In autunno assumono il tipico colore giallo-dorato.

> Fiori: i fiori sono riuniti in infiorescenze poste sotto foglie di forma piatta; la fioritura avviene tra maggio e luglio.

> Frutti e semi: il frutto è una grossa capsula, divisa in 3 parti verdastri e munite di aculei pungenti, contenente grossi semi bruno-lucenti, simili alle castagne.

CURIOSITA'

Il Ginkgo Biloba è considerato l’albero più antico al mondo, nonché uno dei più longevi: esso può infatti raggiungere i 1000 anni di età!

RIFERIMENTI CULTURALI

Nell'antichità il Ginkgo venne considerato nel primo importante erbario cinese una sostanza benefica per il cuore e i polmoni; i medici lo utilizzavano per curare l'asma, i geloni e le tumefazioni causate dal freddo; i monaci buddisti lo piantavano accanto al tè, gli antichi cinesi e giapponesi consumavano i semi tostati come rimedio digestivo; i guaritori indiani ayurvedici lo associavano alla longevità usandolo come ingrediente del "soma", l'elisir di lunga vita.

La foglia di Ginkgo Biloba è il simbolo della città di Tokio. È una pianta sacra ai buddisti per la sua longevità e spesso coltivata presso i loro templi.

15 settembre 1815, Johann Wolfgang Goethe scrive una lettera a Marianne Jung. La lettera contiene una poesia e due foglie di Ginkgo Biloba, che evocano due cuori e suggeriscono una riflessione sul concetto di unità:

La foglia di quest'albero, affidato

dall'Oriente al mio giardino,

sensi segreti fa gustare

al sapiente e lo conforta.

È una cosa viva che

in sé stessa è divisa?

O sono due, che hanno scelto

le si conosca in una? In risposta alla domanda

il senso giusto l'ho trovato:

non avverti nei miei canti

che sono duplice e sono uno?

ALBERI FAMOSI

Sei esemplari di Ginkgo, ancora esistenti, sono sopravvissuti alle radiazioni prodotte dalla bomba atomica caduta sulla città di Hiroshima. I sei alberi sono ancora in vita e si trovano, contraddistinti da una targa, nel giardino Shukkei-en, nel sito dove si trovava la scuola elementare Senda e nei pressi dei templi Hosen-ji, Myōjō-in, Jōsei-ji e Anraku-ji.

In Cina, ai piedi delle montagne Zhongnan, un tempio buddhista conserva un maestoso esemplare di Ginkgo Biloba. Ogni autunno le persone si recano in pellegrinaggio per visitarlo.